43 punti su 45. Salutate la vera (naturalmente non cartonata) e storica Capolista. Senza nemmeno bisogno di giocare come nelle migliori giornate, avendo probabilmente davvero la testa al più insidioso Young Boys, abbiamo conquistato altri tre importanti punti rischiando solo in poche occasioni e bastonando, per l’ennesima volta, i patetici intetristi.
Il gol decisivo è stato segnato, come capita sempre più spesso, dal nostro indomito Marione Mandzukic che ha sfruttato il pregevole assist dell’ ottimo ex Cancelo (quello che vale meno di Lazzari secondo un ridicolo scienziato) saltando in anticipo sull’ex della sponda opposta (quello scellerato Asamoah che ha deciso di lasciarci perché si era evidentemente stancato di vincere ).
Monumentale è stata, come al solito, la prova dell’incommensurabile Capitan Chiello (vero Campione d’Italia già nel 2005/06 e Uomo Juve per antonomasia). Che goduria che provo nel vederlo gigantaggiare (come ha fatto anche questa sera contro i tragicomici tavolinari), distruggere ogni velleità altrui, lottare, dominare e scrivere la Storia.
Una nota particolarmente lieta è rappresentata, infine, dal ritorno in campo di giocatore importantissimo come Emre Can. Detto ciò, va benissimo così. La morale è sempre la solita: finito il tempo delle farse guidorossiane, il campo è tornato a regnare sovrano e continua inesorabilmente a farlo. Come e più di prima. A suon di distacchi siderali. Anno dopo anno. Fino alla fine.
Sempre più orgogliosamen7e forza Leggendaria Juventus.