Precisazione.

Sempre più orgo9liosamente forza Leggendaria Juventus. In queste ultime settimane, dai primi giorni di gennaio, non mi sto dedicando alla consueta pubblicazione di articoli sulle nostre partite e sulle ricorrenze legate a protagonisti e pagine della nostra gloriosa Storia e non so se e quando riprenderò a farlo.

Non l’ho fatto dopo vittorie conquistate in modo emozionante in extremis (comunque importanti nel dare convinzione al nostro gruppo ai fini del nostro graduale cammino di crescita) o in modo largo nel corso di parte di questa stagione vissuta dalla nostra amata Juve senza aver potuto fare mercato (dopo la schifosa e destabilizzante penalizzazione dello scorso anno con cui hanno provato a distruggerci) e portata egregiamente avanti, con una Squadra giovane, lottando anche contro var…ie evidenti decisioni a nostro svantaggio o a favore di altri. E non l’ho fatto in questi giorni.

Oggi, però, a scanso di equivoci, scrivo velocemente questo pensiero anche per evitare che qualcuno (non conoscendomi) possa erroneamente pensare che io mi nasconda o faccia minimamente scalfire la mia fierezza da una sconfitta come quella di misura recentemente maturata (in una serata negativa di alcuni dei nostri giocatori) contro un avversario storicamente bastonato, finto onesto, cartonato ed inferiore. Un avversario i cui meschini sostenitori prima della gara, con le loro solite infondate idiozie da ignoranti e perdenti amanti delle farse e dallo smoking “bianco letame” (per molteplici ragioni) ed al termine della stessa, con le loro patetiche reazioni da poveracci e miserabili (volte quasi a cercare vanamente di cancellare tutte le reiterate e tradizionali umiliazioni subìte al nostro cospetto), hanno confermato e confermano, per l’ennesima volta, la loro profonda ed atavica tragicomicità. Del resto, due loro degni rappresentanti sono, ad esempio, dei beceri omuncoli come il paparazzo ricattatore drogato ed il senza cervello e vile “macellaio” provocatore che piagnucolare indelebilmente nel favoloso ed indimenticabile pomeriggio del 5 maggio 2002.

Che dire, questi grotteschi intertristi arriveranno probabilmente (“soltanto” 42 anni dopo rispetto a noi) alla seconda stella (nel loro caso, caratterizzata anche da un ridicolo ed “etico” tavolino guidorossiano falso come i loro passaporti e tanto altro) ma il peso dell’abissale distacco da noi in termini di trofei resta enorme. La Storia parla chiaro. Sempre fiero di non essere come loro. Sempre onorato di essere un Campione per antonomasia. Fino alla fine.

Sempre più orgo9liosamente forza Leggendaria Juventus.