Avrei preferito, ancora una volta, non contribuire a fare realizzare ascolti ad un programma sempre e comunque spazzatura ed antijuventino. Ho tuttavia ceduto alla curiosità e l’ho guardato. Premesso che, come ampiamente previsto, non sono rimasto del tutto soddisfatto dai contenuti mostrati, mi va di scrivere qui alcune considerazioni al riguardo. Hanno fatto ascoltare alcune (in realtà pochissime) delle numerosissime intercettazioni “sfuggite” che abbiamo apprezzato in tutti questi anni grazie ai bravissimi legali e consulenti dell’indomito ed immenso Direttore Moggi. Hanno anche fatto ascoltare qualcosa di quello che sapevamo sugli “onestoni di cartone” (quelli dei passaporti e, unica novità, certificati falsi, dello spionaggio industriale, dei posti in banca offerti ad arbitri, delle richieste di vittorie con il 5-4-4) e sui cugini del preservativo ristoratore e del presidente della lega amico di Collina (che, con la collaborazione di uno dei soliti guardalinee meaniani come Copelli, aveva pure rischiato di farci perdere una Supercoppa italiana contro i rossoneri negli Usa). È stato pure fatto riferimento al fatto che tutti facessero pressioni sui designatori. Si è inoltre parlato di quello che in tanti conosciamo e diciamo sin dall’inizio sulla schifosa convergenza di interessi politici, economici e finanziari e sulle complicità “interne” dovute all’influenza di schifosi gabinetti, grandi str…. e monnezzemoli su colui che scaricò la Triade umbertiana legata al nostro grandissimo Andrea Agnelli (che infatti, come ho più volte ricordato, si era allontanato non andando, come sua madre Allegra, più allo stadio, fino a quando, una volta migliorati certi rapporti e maturate certe persone, non fu richiamato come Presidente facendoci tornare a vincere, dominare ed essere antipatici e quindi, come sappiamo, scomodi e da fermare vilmente).
Non sono però state prese pienamente le distanze dallo strampalato teorema accusatorio risultato infondato nonostante sentenze di condanna (confermate anche della Cassazione, per “reato di pericolo”) precostituite, di natura “politica” basate su leggende metropolitane, errori e dati in aperto contrasto con quanto emerso nel dibattimento (che portò la poi ricusata giudice Casoria, mosca bianca in quel becero tribunale napoletano, a parlare di processo poco serio) e visto sul Campo (dove, al netto di quello che dicevano giornali e tv spazzatura e moviole gestite anche da odierni ossessionati twittatori, abbiamo vinto contro tutto e tutti). È vero che è stato detto (secondo me, senza la giusta enfasi, vista la fondamentale importanza che questi fatti hanno) che non ci sono stati veri illeciti da parte dei nostri Dirigenti, che le partite della Juventus non sono risultate alterate, che il Campionato 2004/05 (quello del titolo revocato) è stato definito regolare e che, anzi, si spingeva, nel dubbio, a fischiare contro la Juve ma è anche vero che non sono state citate tantissime altre verità, tra le quali, dopo averne più volte scritto e parlato in tutti questi anni, oggi mi stanno venendo in mente le seguenti.
Il Campionato 2005/06 (quello assegnato in modo guidorossianamente tragicomico alla sua “linda” squadretta) non è stato neanche oggetto di indagine; la scelta di solo alcune telefonate fatta dal provolone indagatore e dai suoi collaboratori (con “i baffi rossi”) non è stata casuale; è stato detto ad un guardalinee (Coppola) che l’Inda non interessava; era discutibile (oltre a quella di Arcangioli ed Auricchio) anche la figura del pm che diceva che “piaccia o non piaccia non ci sono intercettazioni di altre squadre”; la Juve ha avuto una media punti bassissima e molta sfortuna (in termini di episodi penalizzanti) con gli arbitri della “Cupola” ed in particolare con De Santis (che ci aveva danneggiati anche contro Palermo e Parma e che aveva anche annullato un gol regolare a Trezeguet in una finale di Supercoppa italiana contro gli intertristi); le indagini si sono basate anche su tabellini sbagliati della gazzetta dello sporc; il sorteggio arbitrale è risultato regolare; la Juve non ha usufruito di ammoniziomi mirate (vedasi statistiche); le sim svizzere erano intercettabili e non hanno prodotto traffico; tanti arbitri gioivano insieme a Meani (quello che spingeva come gli diceva Galliani) quando la Juve perdeva; è stata fatta slittare una giornata dal presidente della lega per recuperare propri giocatori; sono state risparmiate ammonizioni da De Santis al Milan in Fiorentina – Milan prima dello scontro diretto con la Juve; è stata fatto girare (probabilmente fa un ex allenatore rossonero ancora oggi ossessionato) un video su Cannavaro e le flebo (al Parma) nella fase cruciale del Campionato; è stato fatto squalificare Ibrahimovic con la prova televisiva per tre turni a tre giornate sempre dalla suddetta sfida Scudetto Milan-Juventus (poi decisa dall’indimenticabile giocata sull’asse Del Piero/Trezeguet) facendo dichiarare a De Santis di non aver visto la reazione dello svedese (che ha sempre naturalmente rivendicato i due Scudetti riconosciutici poi anche, ad esempio, da un avversario come Gattuso); il designatore Bergamo e la Fazi speravano (come tantissimi altri) che vincesse il Milan ed erano molto dispiaciuti per il nostro successo; le sentenze sportive di quel processo farsa (definito sostanzialmente come tale da un giornalista serio come Biagi ed alcuni autorevoli ex magistrati sportivi) si basarono solo sul sentimento popolare (come ammise uno dei giudici di quella corte). Ci sarebbero altri elementi da rimarcare su Farsopoli e su come la Juve della gloriosa Triade, come dico sempre, vinse contro tutto e tutti e fu fermata, fino a seria prova contraria mai arrivata, per eccesso di forza ma ne ho scritto e parlato tante altre volte i tutti questi anni e questa sera, anche per via di un mal di testa che mi accompagna, mi fermo qui. Sempre fiero della Storia scritta eroicamente ed effettivamente dalla mia amata Squadra del cuore 38 volte Scudettata. Fino alla fine.
Sempre più orgo9liosamente forza Leggendaria Juventus.