Trenta e lode allo Stadium.

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Successo  pesantissimo. Trentesima vittoria consecutiva allo Juventus Stadium  (la nostra Casa a tutti gli effetti).

Solo una grande Squadra avrebbe potuto vincere una gara che si stava complicando per la  stanchezza fisica e mentale conseguente al poco tempo trascorso dalla trasferta di Champions  e per l’ordine tattico di un buon Empoli che ha pressato alto per quasi tutto il tempo. E così, anche in questo fine settimana, come da tradizione,  la Capolista gode e gli altri rosicano. Avanti così. Uniti e fieri.   Fino alla fine.

Sempre più orgogliosamente forza Leggendaria Juventus.

La vittoria del gruppo.

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Grande Juve. Ottima gara (anche in parità numerica prima della sacrosanta espulsione di un chiacchierone ex plesclitto), tante occasioni  (tra cui il palo di Dybala), due gol importantissimi segnati dai giocatori inseriti al momento giusto dal perfetto  Allegri (tra cui  Pjaca che si è così sbloccato), i grandissimi Juventini Nedved e Bonucci uniti in tribuna a sottolineare accettazione delle regole,   compattezza e spirito Juve da noi  sempre  presenti . I gufi rosicano e noi godiamo anche questa sera. Avanti così. Ovunque. Fino alla fine.

Sempre più orgogliosamente forza Leggendaria Juventus.

HD nel ricordo di Sivori.

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E la Capolista continua la sua sontuosa marcia. 63 punti e ventinovesima vittoria consecutiva  in Campionato allo Juventus Stadium. Gradito ritorno al gol per il Principino, sublime doppietta di Dybala proprio nel giorno del ricordo del Fuoriclasse Omar Sivori (del quale speriamo che possa ripercorrere le gesta) e consueto timbro dell’infallibile cecchino Pipita (importante anche nell’azione del secondo gol della Joya). Presenza numero 300 di Bonucci.

Peccato solo per il gol subito (il primo in Campionato da quando abbiamo cambiato modulo). In generale, la gara è stata giocata da noi a ritmi non altissimi e ci sono state alcune imprecisioni e disattenzioni per la   presenza  di diversi giocatori nuovi e soprattutto per la  testa inevitabilmente in parte  rivolta a mercoledì. Comunque, va benissimo così. Mentre gli altri rosicano noi continuiamo a viaggiare verso l’epico sesto Scudetto  consecutivo. E adesso possiamo pensare anche al  Porto. Forza ragazzi. Fino alla fine.

Sempre più orgogliosamente forza Leggendaria Juventus.

Doppio Pipita e vittoria per noi, “piagnucolada” per altri.

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Doppio Pipita e la nostra consueta tabellina del tre prosegue . E sono sessanta punti. Mentre gli altri fanno ridicole piagnucolade e vivisezionano pateticamente solo alcuni episodi trascurandone tantissimi altri per loro scomodi, la storica Capolista continua a far  parlare il Campo.

Ottime sono state,  in particolare,  a parer mio, oltre a quella di Gonzalo, anche  le prove di Rugani e Mandzukic. Buffon, a differenza di quanto accaduto contro i caltonati, è stato impegnato e si è esibito in una splendida parata. Per il resto, normale amministrazione e tanti saluti (e buon rosicamento)  a tutti. Avanti così.  Da Campioni per antonomasia. Fino alla fine.

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Sempre più orgogliosamente forza Leggendaria Juventus.

C’è chi cerca alibi e chi vince ed allunga ancora.

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+ 7 sulla seconda (e molto di più sugli altri che rosicano laggiù). Vittoria pesante ed importante conquistata in una gara che, come previsto, stava per risultare complicata. Nonostante il ritmo inizialmente  basso, il terreno di gioco non in perfette condizioni ed un avversario molto ordinato in fase difensiva, alla fine, abbiamo fatto il nostro dovere  vincendo e volando  ancora più in alto.

L’assenza dal primo minuto un fondamentale  Fuoriclasse come Pjanic, in mezzo al Campo, con la sua qualità e capacità di giocare e distribuire i palloni in maniera pulita e precisa (mostrate anche oggi una volta entrato)  si era fatta sentire. Poi, una volta sbloccato il risultato con il guizzo di un sempre encomiabile Marione e raddoppiato il punteggio con una rete  del Pipita  (con il 16° gol in Campionato che dovrebbe garantire, senza equivoci, un particolare taglio)  e presa in mano la gara,  non ci sono state più speranze per tutti i poveri antijuventini di certo impegnati anche oggi a guidare inutilmente.

Dimenticavo, c’era un rigore per l’Inda e, durante l’intervallo, hanno anche fermato Icardi lanciato a rete. Scherzi a parte, salutate la vera e storica Capolista. Quella che oggi ha compiuto un’altri importante passo verso l’epico sesto Scudetto consecutivo. Avanti così. Fino alla fine.

Sempre più orgogliosamente forza Leggendaria Juventus.

Sul Campo finisce così.

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La vera e storica Capolista  (quella che vince sul Campo e non a tavolino) conquista altri tre punti preziosi e pesanti. E gli altri tornano a casa a mani vuote e fegato gonfio. Come al solito.  Alla fine, per un attimo, ho pure pensato che si materializzasse Simoni sul terreno di gioco a protestare e rosicare insieme ai vari plesclitti isterici. L’ Inda aveva detto che avrebbe fatto risultato allo Juventus Stadium ed è stata di parola. In effetti la sconfitta è un risultato (quello più abituale per quei colori).

Che goduria.  Cuadrado, come in passato,  ha segnato un altro gol pesante e da urlo. La gara è stata combattuta e dura ma,  considerando le tantissime occasioni costruite (e due traverse su magie di Dybala e Pjanic),  abbiamo indubbiamente meritato noi  di vincerla. E così a festeggiare (compresi i numerosi amici presenti allo Stadium) come  da tradizione, siamo stati noi Campioni per antonomasia.  Fino alla fine.

Sempre più orgogliosamente forza Leggendaria Juventus.

La solita domenica.

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Quella passata, ancora una volta, è stata una domenica di goduria calcistica.  La tipica domenica sportiva italiana. Calcio spettacolo,  vittoria ed allungo in classifica dei Campioni per antonomasia. Rosicamento per chi sta sotto e, non potendo competere sul Campo,   può sperare inutilmente  solo in altre   farse e nuovi  tavolini.

Proprio così. Con il nuovo modulo, ancora una volta, i nostri giocatori si divertono e divertono noi tifosi (compresi i tantissimi oggi presenti a Reggio Emilia).   Tacco delizioso di un onnipresente Marione per Alex Sandro e cross del brasiliano per l’inarrestabile ed immarcabile Pipita che  anticipa  tutti (nonostante la “panza”) e timbra ancora una volta il cartellino. Fuga sulla fascia dello stesso  Fuoriclasse “obeso e depresso” (che fa preparare le forbici a qualcuno)  e palla in mezzo per la Joya che, con un velo geniale, libera l’accorrente Khedira (anche oggi impeccabile insieme a Pjanic) che insacca.

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Insomma, due  gol spettacolari con azioni da manuale, una  confermata e rassicurante compattezza  e moltissima  qualità.  Tutto questo nonostante (udite, udite)  la presenza in Campo, nel Sassuolo, di Berardi. Adesso, avanti così,   cercando, magari,  di essere più cinici e precisi in certi momenti. Intanto, di nuovo tanti saluti a tutti dalla storica e vera Capolista. Fino alla fine.

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Sempre più orgogliosamente forza Leggendaria Juventus.