9 volte consecutivamente Campioni d’Italia. Stron9er than everything.

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Campioni d’Italia. Campioni d’Italia. Campioni d’Italia. Campioni d’Italia. Campioni d’Italia. Campioni d’Italia. Campioni d’Italia. Campioni d’Italia. Campioni d’Italia. Godooooooooo. Ecco la nostra Nona Sinfonia. Nove epici Scudetti consecutivi. 9. Un dominio mostruoso. Un record fantascientifico. Proprio così: lo Scudetto è rimasto al suo posto naturale, sulla sua e nostra gloriosa Maglia.

In tantissimi si auguravano di non rivederci trionfare per via dei  cambi di allenatori, confidando soprattutto in  un nostro ex finito altrove, adesso impegnato a  perdere e piangere per i calendari mentre noi godiamo ancora. Sempre gli stessi poveri illusi hanno nutrito vanamente la speranza di fermarci anche  per via dei lunghi infortuni del nostro importantissimo pilastro Chiellini  (e del suo ottimo naturale sostituto Demiral) e, invece, alla fine hanno dovuto fare inesorabilmente i conti con la loro  consueta delusione e con la loro sempre più logorante frustrazione. Pur soffrendo,  complicandosi la vita, subendo qualche rete di troppo e non riuscendo, in alcuni  casi, a congelare e gestire e certe partite, alla distanza, facendo valere la dura legge del più forte, anche in una stagione anomala, la Signora ha vinto ancora.

Sarri, che in passato aveva perso  lo “Scudetto in albergo”, adesso, dopo aver compreso che alla Juve si vince in realtà  lottando contro tutto e tutti, è riuscito, nonostante alcuni limiti e difetti, a conquistare, alla sua prima stagione  nella Squadra giusta, il suo primo Tricolore. Ha avuto la il privilegio di  entrare  anche lui nella nostra gloriosa ed  inimitabile Storia. Ha vinto con noi e questa è per me, come sempre, da Juventino, in attesa di vedere eventualmente  dei miglioramenti in futuro, l’unica cosa che conta.

A proposito di vittorie,  è da rimarcare come il nostro grandissimo Capitan Chiello, seppure con pochissime presenze (la prima anche con un gol decisivo), sia l’unico ad aver personalmente vinto, da giocatore,  tutti  questi nove Scudetti consecutivi (dieci in totale con quello prima di Farsopoli). Bonucci, invece, impiegato con continuità  anche in questo Campionato, è  arrivato (visto  che due stagioni fa aveva deciso di andare per un anno altrove per provare grottescamente a spostare gli equilibri)  al suo ottavo Tricolore. Una menzione speciale  la merita, senza alcun dubbio, anche l’infinito  Gigi Buffon che, dopo una stagione  a Parigi, è tornato anche lui alla base migliorando , tra gli altri suoi significativi primati,  anche quello del numero di Scudetti che adesso (contando anche i due che la farsa del 2006 non potrà mai sostanzialmente togliergli e toglierci) sono per lui addirittura  dodici.

A caratterizzare questo nostro vero (e non di cartone)  trentottesimo Scudetto sono state, però, soprattutto le tantissime pesanti, decisive ed in molti casi spettacolari  e sublimi reti dei nostri due assoluti  Fuoriclasse CR7 (cannoniere e leader incommensurabile) e Dybala (artista e trascinatore stellare) che hanno nettamente  fatto la differenza. Sempre in tema di attaccanti, poi,  Higuain, pur non avendo  inciso come  in altri Campionati,  ha  comunque dato  il suo importante contributo,  soprattutto  con l’ennesimo gol da ex contro i patetici partenopei, con l’altra  pesante e goduriosa rete  contro l’Inda, con una grande doppietta contro l’Atalanta e con l’importantissimo rigore procurato  (e poi trasformato dal solito freddissimo Cristiano Ronaldo), quasi allo scadere, sempre contro i bergamaschi, al ritorno. Grandi protagonisti  sono stati, in particolare, anche un monumentale De Ligt,  dalla personalità e forza già mostrate, in modo impressionante, così giovane,  al suo primo anno in Italia (nonostante i problemi alla spalla) ed  un sempre generoso, sgusciante, prezioso e determinante Cuadrado che è migliorato anche in fase difensiva e si è sacrificato su tutta la fascia, senza fare mancare la sua tecnica e la sua capacità di saltare l’uomo e creare superiorità numerica. In generale, però, come sempre, anche questo sofferto Scudetto è, alla fine, di tutta la Juve, Società guidata brillantemente da un grandissimo Juventino come Andrea Agnelli, giunto, da Presidente, al suo trofeo numero diciassette ed esultante, anche questa volta, insieme al suo appassionato vice, l’altrettanto profondamente Gobbo Pavel Nedved.

Ed eccoci così, questa volta straordinariamente (per causa di forza maggiore) in piena estate, pronti  alla consuete, sane e sempre  bellissime abitudini: cori, brindisi, acquisti di magliettine celebrative,  adeguamenti dei numeri sul balcone e sulle pareti della sede. Eccomi pronto anche al tradizionale aggiornamento  dello sfondo e della  cover del cellulare, dell’immagine del profilo e di copertina su facebook e del mio caro e storico motto. Altro che appagamento. Altro che noia. Io non mi stancherò  mai di  tutto questo. Come ripeto spesso, non mi stancherò mai di bastonare calcisticamente,  nella competizione in cui li affrontiamo direttamente ogni anno,  tutti i gufi e guardoni impotenti antijuventini  che farebbero carte false per arrivarci davanti con le loro squadrette e che poi  finiscono, invece, per scontrarsi duramente ed inevitabilmente con il tremendo Incubo Bianconero (che volevano eliminare e che si è riproposto, ancora con più ferocia e continuità, una volta finito l’effetto Farsopoli).  Non mi stancherò mai di umiliare le solite patetiche “volpi alle prese con l’uva” che prima sognano di batterci e di vincere lo Scudetto e vengono pompate ed esaltate dai loro mass merdia e poi finiscono per parlare tragicomicamente di “scudettino” ed autodefinirsi penosamente  “nessuno” nel grottesco, strampalato ed inutile  tentativo  di sminuire quell’obiettivo da loro, come detto,  ardentemente ed illusoriamente bramato. Già, da Juventino che vive da sempre ogni attimo di ogni partita con grande intensità e partecipazione emotiva, non mi stancherò davvero  mai di assaporare questi momenti unici e memorabili (che molti tifosi sazi e secondo me superficiali, magari, apprezzeranno e si renderanno conto di aver potuto vivere solo più in là nel tempo).

Che gioia immensa. Che sensazioni forti. Detto ciò, concludo questo post  dedicando questo Scudetto, conquistato in un’annata particolare e  segnata anche da periodi duri e drammatici, soprattutto ai tifosi Juventini che ci hanno lasciato fisicamente in questi mesi, ad Andrea Fortunato (nel giorno del  suo compleanno) e, in generale, a tutti coloro che  continuano  a tifare e gioire da Lassù per la loro e nostra amata Juve che è stata, ancora una volta, più forte di tutto e tutti. The Stron9er. Un fraterno abbraccio a tutti, cari amici Campioni per antonomasia. Fino alla fine.

Sempre più orgo9liosamente forza Leggendaria Juventus.

Altra serata non da Juve. Ma nulla è perduto.

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Complimenti all’Udinese che, in casa, in quella città nella quale abbiamo un ricordo tanto caro, ha conquistato tre punti importanti in ottica salvezza. Noi dovremo cercare di fare i nostri tre quanto prima.

Oggi benissimo solo Rabiot. Nonostante la mancata chiusura in occasione del grande gol di Fofana, buona è stata anche la prestazione di De Ligt (autore pure della nostra rete). Quest’anno ci complichiamo spesso la vita ma speriamo di poter comunque festeggiare presto. Forza ragazzi. Fino alla fine.

Sempre più orgogli8samente forza Leggendaria Juventus.

A quattro punti dal traguardo con la nostra fantastica coppia.

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Doppio CR7 (implacabile capocannoniere con numeri mostruosi anche in Italia). Grandissimo Dybala (sublime assistman).  Che coppia stellare.  Molto bene anche Rabiot (sempre più in crescita ed autore di corse, ribaltamenti di fronte e giocate effettuate con tecnica e sicurezza). Buona prestazione dei soliti De Ligt (stoico nel giocare e lottare con efficacia su ogni pallone con i problemi alla spalla) e Cuadrado (generoso e prezioso su tutta la fascia).

Eccoci così, con quest’importantissima vittoria, a meno 4 dall’epico 9° Tricolore consecutivo. Pur non brillando particolarmente, questo, al momento, è ciò che che conta. Ci siamo quasi. Tanti saluti a tutti dalla vera e storica Capolista. Fino alla fine.

Sempre più orgogli8samente forza Leggendaria Juventus.

Torniamo subito a giocare da Juve.

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I Campionati si sudano partita dopo partita. È sempre stato e sarà sempre difficilissimo vincerli e, in particolare, quest’anno, è tutto ancora in gioco. Il Sassuolo (formazione al momento più in forma, spumeggiante ed insidiosa insieme all’Atalanta) ha giocato benissimo, segnato tre reti e creato tantissime altre occasioni (alcune delle quali sventate da Szczesny). Noi, oltre a non essere attenti in fase difensiva (situazione che temevo) abbiamo sbagliato troppi gol e passaggi in quella offensiva (circostanza che non mi aspettavo).

Non ha potuto disputare una buona partita, al rientro e non in buone condizioni, il nostro Giorgione Chiellini. L’unico che salvo in difesa (nonostante Danilo ed Alex Sandro abbiano anche siglato un gol a testa) è il sempre gladiatorio De Ligt che ha lottato fino alla fine anche con una spalla che entrava ed usciva. A centrocampo, Pjanic ha avuto solo un lampo con un bel lancio per il gran gol del Pipita e, per il resto ha in qualche modo combattuto il solo Matuidi. Male Bentancur che, dopo quello di Verona e, in parte quello della scorsa giornata, ha sulla coscienza un altro gol subito in seguito ad una sua giocata superficiale al limite dell’area. Benino, al suo ingresso in campo, Rabiot. Impalpabile, purtroppo, ancora una volta, nei pochi minuti a disposizione, un Ramsey verosimilmente anche troppo indietro dal punto di vista fisico. Irritante ed inutile, pure in questa gara, Bernardeschi. Male, oggi, anche un CR7 (comunque grandissimo, sia chiaro) che ha fallito alcune facili palle gol. Lo stesso Dybala, entrato nella ripresa, dopo qualche promettente spunto, è sembrato subito poco lucido e, a parte un bellissimo assist per Ronaldo, non ha azzeccato le sue solite giocate o i suoi tiri, anche da posizioni per lui solitamente congeniali.

Insomma, dipende tutto da noi ma oggi siamo sembrati stanchi e poco brillanti e dobbiamo assolutamente tornare a cambiare passo. Inoltre, vincere lo Scudetto subendo così tante reti è raro. Nei nove gol da noi incassati nelle ultime tre partite, come in tutti quelli segnati in questo periodo da tutte le squadre, probabilmente, ha inciso la straordinarietà della stagione e della frequenza delle gare. In generale, però, non è da Juve il numero di palloni finiti nella nostra rete in tutta l’annata calcistica. Detto ciò, noi dobbiamo ritrovare una certa solidità, buttare il cuore oltre l’ostacolo e far valere le nostre qualità per raggiungere quest’altro Scudetto (che sarebbe il nostro epico nono Tricolore consecutivo). Forza ragazzi. Da Campioni per antonomasia. Fino alla fine.

Sempre più orgogli8samente forza Leggendaria Juventus.

Pareggio pesantissimo.

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Pareggio godurioso ed importantissimo. Frustrati antijuventini, avete tutti detto che questo è il regolamento ed avete esultato per rigori meno evidenti fischiati contro di noi, (come quello contro il Milan) ed eccovi la doppietta di un freddissimo CR7.

Gli Scudetti si vincono anche sapendo soffrire. I commenti ed i conti si fanno alla fine delle partite. A proposito, alcuni presunti juventini, se vogliono, possono tifare Atalanta (formazione comunque meritevole di complimenti e, probabilmente, seconda forza del Campionato).

Nel secondo tempo, pensando a noi, grande crescita dei combattivi centrocampisti Matuidi, Bentancur e Rabiot e di De Ligt in difesa ed ottimo impatto sulla gara di un oggi pimpante Alex Sandro.

Adesso, testa al Sassuolo (altra gara da non sottovalutare). Forza ragazzi, continuiamo a lottare per provare a conquistare quello che sarebbe il nostro epico nono Tricolore consecutivo. Da Campioni per antonomasia. Fino alla fine.

Sempre più orgogli8samente forza Leggendaria Juventus.

Tre punti buttati. Riattacchiamo la spina e ripartiamo.

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Questa sera,  a San Siro, non siamo stati mentalmente all’altezza della situazione. Dopo l’ennesimo rigore fischiatoci contro in modo fantasioso e creativo, come contro il Torino, abbiamo risentito dell’episodio.

Questa volta, però, lo sbandamento ci è costato caro. In vantaggio di due gol (segnati dal solito grandissimo CR7 e da un Rabiot sempre più in crescita), appena subìta la rete su rigore, abbiamo commesso errori imperdonabili (come il nuovo assist agli avversari di Alex Sandro).

Che peccato. Perdendo scelleratamente contro coloro che sono ora a -26, abbiamo sprecato la grande occasione di andare a + 10 dalla seconda. E meno male che la Lazio ha perso a Lecce lasciando le distanze da noi immutate in una giornata sulla carta ad essa favorevole.

La partita di oggi era nata male con le squalifiche di Dybala e De Ligt (che, a parti invertite, come il rigore avrebbero fatto gridare allo scandalo) e si è conclusa peggio. Adesso cerchiamo di non drammatizzare troppo e pensiamo già alla partita contro l’Atalanta che dovremo affrontare, per 90 e più minuti, senza cali di tensione, da Juve. Forza ragazzi. Più forti di tutto e tutti. Fino alla fine.

Sempre più orgogli8samente forza Leggendaria Juventus.

Altro record di Gigi ed altra grande vittoria nel derby.

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Altra grande vittoria. Perdenti granata umiliati come da tradizione. I nostri due fantastici Fuoriclasse con il 7 e con il 10 hanno di nuovo giocato più vicino l’uno all’altro, si sono cercati, si sono divertiti ed hanno timbrato ancora sontuosamente il tabellino. Proprio così: nuova perla di Dybala (la quinta consecutiva) ed ennesima rete anche di CR7 (finalmente su punizione).

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A segno anche il sempre ottimo, generoso e sgusciante Cuadrado. Altra bellissima partita del Muro olandese (ammonito, prima di Dybala, anche lui  in modo quasi scientifico, in occasione di un rigore dato in maniera molto “curiosa”, a maggior ragione considerando i penalty non fischiati in altre gare). In pratica, nel descrivere i singoli ed i migliori in Campo potrei fare quasi copia/incolla con i commenti  relativi alle precedenti vittorie. A proposito di quanto scritto sopra, però, una sottolineatura la merita anche l’altro discutibile giallo che ci costerà, oltre a quella di De Ligt, anche l’assenza della Joya a San Siro.

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Infine,  è doveroso e piacevole  celebrare oggi  il  record di presenze dell’infinito Gigi Buffon (che aveva festeggiato, sempre in un derby vinto per 4-1 e con l’unica rete subìta su rigore, anche il primato della striscia più lunga di imbattibilità).  E, adesso, testa a martedì. Forza ragazzi. Più forti di tutto e tutti. Da Campioni per antonomasia. Fino alla fine.

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Sempre più orgogli8samente forza Leggendaria Juventus.

Serata di capolavori.

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Tre punti preziosissimi. Tre gol bellissimi: slalom stellare ed altra conclusione sublime della Joya, botta terrificante e fantascientifica di CR7 (quello che secondo alcuni “scienziati” segna solo su rigore) e gioco di gambe irresistibile e magìa alla Del Piero di Douglas Costa. Peccato solo per il gol preso nel finale che ci ha impedito di finire l’ennesima partita con la porta inviolata.

Anche oggi, gara monumentale del “pacco” De Ligt ed ottima prestazione di Cuadrado. Un po’ in crescita Rabiot. In generale, comunque, stiamo migliorando di partita in partita. Avanti così. Contro tutto e tutti. Da Campioni per antonomasia. Fino alla fine.

Sempre più orgogli8samente forza Leggendaria Juventus.