Pura goduria calcistica. Zecche granata, ancora una volta, tutte a casa, umiliate dopo aver atteso questa gara tutto l’anno. Tutti a casa, magazzinieri, beceri tifosi ed altri perdenti vari. Nonostante un arbitro che applicava la regola “Se il giocatore della Juve prende la palla, è consigliabile fischiargli fallo ed ammonirlo”, li abbiamo bastonati e zittiti come da tradizione.
Il Pipita, come in tanti avevamo scritto ieri, ha segnato (addirittura una splendida doppietta) festeggiando il suo compleanno e confermando di nuovo che, da grandissimo bomber, è assolutamente in grado di fare i gol che contano di più (quelli che ci fanno impazzire di gioia e ci regalano vittorie importantissime). Mandzukic ha combattuto, ha salvato un altro gol (da eroico difensore aggiunto) ed ha poi lasciato spazio ad un Dybala stellare in versione “sublime slalomista speciale” in occasione del gol di Pjanic.
Prima, inoltre, per la cronaca, su Lichtsteiner, senza nostri isterismi, c’era anche stato un qualcosa di ben più grave rispetto a quello per cui qualcuno tragicomicamente blatera ancora dal 1998. Noi, però, non ci fermiamo a protestare e, da grande Squadra, continuiamo a lottare su ogni pallone, facciamo prevalere la nostra forza tecnica e morale e vinciamo. Uniti e fieri. Da Campioni per antonomasia. Adesso, imbavagliatevi e rosicate tutti, poveri antijuventini. Avanti così. Fino alla fine.
Sempre più orgogliosamente forza Leggendaria Juventus.