Gli occhi rivolti al terreno di gioco e le orecchie pronte ad ascoltare i cori provenienti dagli spalti del nostro stupendo Juventus Stadium (già prontamente ben aggiornato con il numero 34 e l’anno 2016 nei posti giusti).
Così mi sono apprestato a gustarmi la prima gara disputata dalla nostra Juve dopo aver conquistato l’epico 5° Scudetto consecutivo (ed effettivo, senza ridicoli cartoni). Ebbene, fa punto di vista sonoro, i canti (accompagnati comunque anche da significativi striscioni) che hanno rimarcato sentitamente che il grandissimo Vincenzo sarà sempre con noi, ricordato goduriosamente che (ancora una volta, come da tradizione, anche quest’anno contro tutto e tutti) abbiamo vinto il Tricolor e di conseguenza i Campioni d’Italia siamo noi, preso piacevolmente in giro tanti perdenti vari ed acclamare giustamente Max Allegri (che ha conquistato tutti con umiltà , intelligenza, lavoro, passione e vittorie), mi hanno molto emozionato e coinvolto pur ascoltandoli davanti alla tv e non essendo, purtroppo, fisicamente lì ad intonarli con i tantissimi encomiabili fratelli Gobbi presenti.
Per il resto, in Campo, è stato possibile ammirare, in particolare, gli occhi lucidi del nostro infinito Capitan record Gigi Buffon, il nuovo insolito look del nostro immenso Bonny per festeggiare il suo 29° compleanno, diverse spettacolari giocate (soprattutto del devastante Polpo Paul con la “capigliatura pentascudettata”), la potenza del nostro portentoso Alex Sandro, l’atteso gol (con annessa capriola) di Hernanes (che lo meritava dopo averlo sfiorato in varie altre gare) e, soprattutto, la pregevole rete (sempre nella stessa porta, ma di testa) di colui che mi fa godere solo pronunciandone il nome per come mi ricorda la splendida serata del 13 febbraio e quella sfrenata esplosione di gioia a cui ho partecipato lì, in quella magica atmosfera: Simone Zaza.
E così, con l’ennesima vittoria conquistata ieri, “soltanto” la numero 25 nelle ultime 26 gare, siamo arrivati ad 88 punti in classifica. 88 e Zaza: serve aggiungere altro?
Insomma, abbiamo vissuto un’altra domenica stellare (impreziosita dalla rara ed encomiabile sportività dei tifosi avversari). Quella di ieri, in definitiva, è stata la tipica domenica italiana d’inizio maggio che ha visto la nostra Juve festeggiare sotto la Curva da Campione d’Italia. E non finisce qui. C’è da continuare a festeggiare (con la tradizionale e sempre orgasmica consegna della Coppa) e da restare, al contempo, concentrati per scrivere altre pagine di un’inimitabile Storia vincente. Forza ragazzi, sono fiero di voi. Fino alla fine.
Sempre più orgogliosamente forza Leggendaria Juventus.