Il 63° sigillo.

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Rieccomi a casa   dopo alcune giornate vissute  piacevolmente a Roma  per bellezza e  l’atmosfera dei suoi luoghi, i sapori della sua  cucina tipica ma soprattutto per la cosa che mi ha fatto venire qui e che costituisce il presupposto imprescindibile per tutto il resto: la vittoria del 63° Trofeo ufficiale della mia Juve. Questa volta ne ho approfittato per fare anche un po’ il turista ma quello che conta e che mi fa godere  è sempre la nostra prestigiosa bacheca che si riempie ulteriormente.

E così sono appena tornato in Sicilia con una di  quelle bandierine verdi nello zaino, ancora “scandalosamente” senza voce e con il ricordo di un’altra serata dalle forti emozioni vissuta in quella fantastica Curva insieme a tantissimi fratelli Gobbi e conclusasi,  ancora una volta, come da tradizione, trionfalmente. È stato come sempre  bellissimo e, anche solo nel rivedere foto come questa, riprovo le sensazioni, i brividi e la goduria  di sabato sera.

Adesso, dopo quest’altra stagione in cui abbiamo fatto illudere tutti per poi imporre la nostra schiacciante e naturale superiorità con l’epico Scudetto del Quinquennio e la ciliegina costituita dalla storica  seconda doppietta consecutiva, pensiamo già alla prossima. Da Campioni per antonomasia. Uniti e fieri. Fino alla fine.

Sempre più orgogliosamente forza Leggendaria Juventus.

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Quinquenniooooo

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25/04/2016. Campioni. Campioni. Campioni. Campioni. Campioni. È Quinquenniooooo. È un momento epocale. Ragazzi, abbiamo appena scritto una pagina di Storia incredibile ed indelebile. Dopo quattro Scudetti consecutivi, in una stagione in cui siamo ripartiti senza  giocatori come Tevez, Vidal e Pirlo,  con un punto nelle prime tre gare e dieci nelle prime dodici, con tanti infortuni, contro ogni pronostico e statistica, contro i continui sconcert…anti pareri di “soloni” vari, contro le speranze di tele (non)cronisti che si preoccupavano del  “bene del Paese”, contro loro fedeli  compagni di rosicamento che questo nostro successo, stranamente, “non  lo volevano rivedere” , contro tragicomici esserini squallidamente imbavagliati, contro tutti coloro che si illudevano  di poter finalmente liberarsi di noi festeggiando prematuramente ed insensatamente (a suon di imbarazzanti  selfie, tazze celebrative e fuochi d’artificio) praticamente  il nulla , contro tutto e tutti,  abbiamo realizzato un’impresa a dir poco epica.

Non dimenticherò mai, in particolare, come momento decisivo e sublime,  il gol di Zaza all’88° in quella Partita del 13 febbraio caratterizzata dall’eroico  salvataggio di un immenso Bonucci e vissuta  in uno stracolmo Juventus Stadium (esploso alla fine in una gioia assolutamente  sfrenata). Non dimenticherò mai, inoltre, il record d’imbattibilità di un fantascientifico Capitan Gigi Buffon (adesso divenuto, peraltro, a quota 9, anche il  giocatore con più Scudetti vinti ) e  la cavalcata pazzesca di un’inaffondabile  Corazzata guidata da un degnissimo Allenatore (che ci ha sempre creduto) e  composta da giocatori di eccelsa classe e/o forza tecnica  e morale (come, ad esempio, i due nuovi attaccanti Dybala e Mandzukic). Da quando abbiamo  ritrovato la nostra  identità e cominciato a fare sul serio (dopo aver dato un po’ di vantaggio agli altri), abbiamo impressionantemente inanellato “solamente” 24  vittorie su 25 gare.

Che goduria. Che estasi. Ce l’abbiamo davvero fatta. Cinque Scudetti consecutivi (ed effettivi, naturalmente senza cartoni e tavolini). Cinque, uno più bello dell’altro. Cinque, tutti, per vari motivi, estremamente significativi. Tutti all’insegna di numeri e dati assolutamente  da record. Il nostro è stato un lunghissimo e stellare dominio in un Campionato difficile, tattico e snervante come quello italiano. Dedico questo traguardo ad Andrea Fortunato che ci lasciava fisicamente proprio 21 anni fa, ai 39 Angeli, allo Zio Pietro (indimenticabile colonna portante dello JCD di Partanna) ed  tutti gli altri Juventini che staranno di certo festeggiando  da Lassù. Cari fratelli Gobbi, vi abbraccio tutti e, commoso ed ebbro di gioia, vado a festeggiare a più non posso con i miei soci (ed idealmente con ognuno di voi). “Siamo noi, siamo noi… “. Godiamoci questi brividi e questi momenti magici ed unici,  amici Campioni per antonomasia. Lo Scudetto è sempre  al suo posto, per la 34esima volta. Sì, la vera Storia siamo sempre e solo noi. Fino alla fine.

Sempre più orgogliosamente forza Leggendaria Juventus.